Brushing series, Caterina
Energica, aperta, positiva verso il mondo ed anche tenera, madre, forte, decisa, appassionata. Caterina Bartolozzi è pura magia. Impossibile circoscrivere una sua presentazione in poche righe. È stata una delle prime persone a conoscere Oralae, quando ancora era un insieme di disegni e idee, il suo entusiasmo è stato trainante.
Oggi si è generosamente raccontata attraverso la nostra lente.
Presentati come vorresti ti presentassero.
- Come se fossi un vocabolo del dizionario: Eclettica, lunatica, curiosa, caparbia, ostinata e permalosa. Sono un simpatico condominio in cui abitare! -
Il campo in cui operi è ampio, dall’Architettura all’Interior fino al Branding. Qual è il tuo approccio? C’è un progetto che ti è piaciuto più fare?
- Ogni progetto è novità, scoperta, crescita. Un mondo nuovo. Mi affeziono a tutti, perché in ognuno di questi cerco di portare il mio piccolo mondo, un mondo fatto di oggetti, colori, forme, ricordi e immagini che mi piacciono e che mi smuovono. -
Persone a cui ti ispiri?
- Ah, difficile questa. Mi piace osservare chiunque. Penso che ogni persona che incontri nel tuo percorso sia fonte di ispirazione. -
Fra le sue letture in corso ci sono due libri di Chandra Livia Candiani, durante lo shooting ne parliamo, così prende il primo della pila, “questo immenso non sapere” - un libro che amo, l’ho comprato solo perché inizia così - lo prende e inizia a legge concitatamente:
“Sai cos’è un cavillo?
È un animillo
che galippa, galippa.”
- Così continua per tutta la pagina introduttiva, calcando ogni parola, catturandoci fino alla fine: ”(...) Il disordine di un libro, lascia intravedere il suo sottotesto: niente da dimostrare, eccomi solo qui. Un libro disordinato è un invito alla sovversione”.
Il tuo rituale per la cura di te?
- Mi voglio molto bene (risata). Cerco sempre di ritagliarmi uno spazio tutto mio per prendermi cura di me. E sì, passo anche il filo interdentale! (risata). Mi sto avvicinando alla meditazione, l’ho approcciata negli anni a fasi alterne, mi piacerebbe farlo con più costanza. Diciamo che mi farebbe bene. -
Ti poni altri obiettivi? Ha senso secondo te porseli oppure la vedi in un altro modo?
- Mi pongo un sacco di obiettivi e mi piace farlo, ma sono anche convinta del fatto che il bello della vita sia la sua imprevedibilità. Vado molto col fiume e mi piace lasciarmi trasportare! Lascio che le cose accadano e che la vita mi travolga. -
Chiudiamo con una sua ultima riflessione, grati per la gioia che ci ha trasmesso, e che speriamo venga trasmessa anche al lettore.
- Penso che ognuno di noi sia un universo fatto di un’infinità di elementi. Conoscersi a fondo, scoprirsi in ogni piccola sfaccettatura e accettarsi penso sia la chiave per una vita felice, almeno con noi stessi. -
Caterina Bartolozzi, Brushing series, August 2022.